Si tratta di fatti avvenuti in un clima famigliare molto teso e difficile esistente tra i genitori della minore.
La Corte si sofferma sull’attendibilità delle dichiarazioni fornite dalla bambina nel processo a carico del padre.
Secondo la tesi sostenuta dalla difesa, la bambina avrebbe potuto mentire accusando il padre delle violenze di cui al capo di imputazione.
Come noto, la sentenza di condanna può ben fondarsi esclusivamente sulle dichiarazioni della persona offesa, ma solo qualora queste siano prive di qualunque contraddizione ed incoerenza.
Il Giudice potrà demandare al perito esperto solamente l’accertamento sulla capacità a testimoniare, intesa come maturità psichica del teste minore, e non certo le valutazioni relative all’attendibilità delle risultanze della prova testimoniale del minore. Tale operazione rientra nei compiti esclusivi del Magistrato giudicante.
Per la lettura della Sentenza: Cassazione Penale 12.07.2016 n. 28932